Jinghe Culture & Art Centre, l'architettura sinfonica di Zaha Hadid
Lo splendido progetto vincente del noto studio Zaha Hadid Architects, s’ispira ai meandri delle valli generati dal fiume Jinghe. Una sinfonia di armoniosi elementi sinuosi, caratterizza il futuro centro culturale e d’arte della nuova città satellite di Jinhhe in Cina, che appare come una rete di strati fluidi aperti su cortili e giardini, da rampe inclinate. Una partizione del più bel effetto emozionale.
L’architetto tedesco Patrik Schumacher, degno successore di Zaha Hadid dopo la sua prematura scomparsa, firma un importante progetto di connessione, comunicazione e fluidità, nella continuazione della sua architetta fondatrice. Le terrazze della biblioteca multimediale del Jinghe Center si affacciano sul suo atrio a tutta altezza con lucernari, mentre il teatro multieventi per le arti dello spettacolo (foto) ospiterà 450 persone.
Una successione di spazi espositivi e ricreativi, sale multifunzionali, studi, ristorante, via cortili e passerelle sopraelevati, giardini e vialetti, che attraversano le otto corsie di traffico sottostanti. Interessante il tetto, da utilizzare come passeggiata o per attività sportive ricreative. Il Jinghe Center a nord di Xi'an, capoluogo della provincia di Shaanxi famoso per l’esercito di terracotta, è concepito come un edificio passivo.
Integra tecnologie per la produzione di energia in loco, come i pannelli solari. Privilegiato l’uso della ventilazione naturale e della luce del giorno, grazie all’analisi dell’irraggiamento solare, come pure la raccolta dell'acqua piovana. Da vedere l’eccellente video informativo sotto. Dello stesso studio Futurix aveva pubblicato in aprile Bee’ah Headquarters, di Zaha Hadid Architects con relativo video HD.
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