Shanghai Astronomy Museum, il planetario più grande del mondo
Architettura armoniosa per il nuovo museo di Shanghai, il più grande al mondo dedicato allo studio dell'astronomia, dello studio newyorkese Ennead Architects. Senza linee e angoli retti come nello spazio, ma con le sue elegante curve sinuose, il progetto s’ispira alla geometria dell’universo e all'energia dinamica del movimento celeste, seguendo il percorso del sole di giorno: un’esperienza immersiva.
“Volevamo che l'architettura riflettesse l'essenza dell'universo. Il museo mette i visitatori in contatto diretto con fenomeni astronomici”, spiega l’architetto Thomas J. Wong, partner di Ennead Architects. Il complesso comprende una serie di edifici e programmi tra cui mostre, un telescopio solare, un osservatorio, un planetario ottico, un centro di educazione e ricerca, e un Digital Sky Theatre.
Inaugurata a luglio è un’estensione del Museo della Scienza e della Tecnologia di Shanghai. Tre gli elementi: l’oculus, la sfera e la cupola rovesciata, che fanno riferimento rispettivamente al sole, alla luna e alle stelle. L'oculus, apertura circolare sopra l'ingresso principale, funge da segnatempo con un cerchio di luce sulla piazza, indicando la stagione e l'ora del giorno.
Uno dei punti salienti del museo è la sfera (Gif) che sembra un pianeta caduto, incastonato, nel cuore dell'atrio centrale. Rimane sospesa sfidando visivamente ogni senso di gravità. Ospita un planetario che segue le tracce del Sole, della Luna e delle stelle. L'atrio centrale è sormontato da una cupola rovesciata, l'ultima del percorso. Una grande struttura in vetro rovesciata che poggia sull'atrio centrale dell'edificio, raggiungibile da una rampa a spirale, offrendo una vista del cielo.
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