Oma, il cinema verticale immersivo del futuro
“Mai sprecare una buona crisi” diceva Winston Churchill. Quasi uno slogan motivazionale in grado di accelerare il cambiamento. È proprio il caso di Oma, cinema di nuova generazione progettato dall’architetto parigino Pierre Chican, che non sarebbe nato, senza l’annoso problema del distanziamento sociale, imposto dal Coronavirus. Ovvero interpretare la crisi come un’opportunità. Oma, il cinema post Covid?
Dalle attuali sale gremite di poltrone in fila, con grande platea centrale, tuttora chiuse al pubblico per timore del contagio, nasce l’innovativo concept sviluppato in verticale. “Per oltre mezzo secolo i cinema sono stati costruiti in maniera simile. Invece questa idea di sala crea un’esperienza cinematografica audiovisiva, al tempo stesso intima, spettacolare e immersiva, rendendo Oma unico nel panorama globale” spiega Pierre Chican.
L’idea venuta dai teatri antichi italiani, è ispirata al Senato Galattico di Star Wars. Insomma un innovativo concept con palchi balconate sfalsati con riservatezza e privacy, invece delle solite file, disposte su un piano inclinato di circa 60°, accessibili dal foyer. Finiti gli angoli imbarazzanti. La visuale sarà la stessa da ogni palco, priva da qualsiasi distorsione. Il sistema evolutivo consente di scegliere la dimensione di ogni palco, il numero di livelli, e di piattaforme per livello.
L’esperienza personalizzata offre anche servizi al tavolo, luoghi esclusivi, sale vip, lounge bar e accessi riservati. Sarà anche possibile prenotare un intero palco. Il primo cinema verticale al mondo Oma nascerà a Parigi entro fine anno. Pierre Chican (foto) fondatore di Oma, oltre ad aver progettato due delle sale di maggior successo a Parigi, è l’autore del primo cinema laser IMAX in Francia e all’estero.
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