6.4.20

ID2020, dalla vaccinazione digitale al microchip?

Dal riconoscimento facciale al monitoraggio telefonico, i governi sfruttano la tecnologia per rintracciare le infezioni, e tenere sotto controllo la popolazione, mentre impongono confinamenti, quarantene e coprifuoco. Però la maggiore sorveglianza digitale introdotta per contenere il coronavirus, dovrebbe essere limitata nel tempo. Se no sorge il dubbio che gli stessi governi ne approfittino per imporre misure più drastiche e senza ritorno, come la vaccinazione digitale forzata, i tatuaggi vaccinali obbligatori per i bambini, fino al famigerato microchip sotto pelle. 
ID2020 è nata come alleanza per instaurare un’identità digitale globalizzata. Cappeggiata dall’ONU, vanta tra i soci fondatori e finanziatori Bill Gates, la società Gavi, l’alleanza globale per i vaccini e l’immunizzazione, che ne promuove l’uso nel mondo, e l’immancabile famiglia Rockefeller. Anche se n’è parlato poco, ID2020 si trova ormai in una fase avanzata. Oltre a somministrare anche i vaccini sotto forma digitale, prevede di centralizzare tutte le informazioni personali dei cittadini in un microchip sotto pelle, istaurando così proprio una sorveglianza digitale di massa in regola, con altrettanto potere di controllo sulla popolazione mondiale. 
I microchip delle dimensioni di un chicco di riso, possono essere impiantati nella mano sotto la pelle, tra l'indice e il pollice. Insomma una tecnologia che evoca il Marchio della Bestia profetizzato nell’Apocalisse di Giovanni. “Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome: 666.” Sull’argomento Futurix ha pubblicato nel 2018 Big Brother 2.0 in Cina, e relativo video HD, e nel 2020 Clairview, addio privacy con video.

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