Diagnosi da Google, medicinali con Amazon e ospedali gestiti da Apple?
In un mondo dominato dalle tecnologie, dall’Intelligenze Artificiale e dalla robotica, i medici, i chirurghi, l’ospedale e la sanità in generale, stanno vivendo un passaggio epocale. Ormai l’Intelligenza artificiale, la regina delle diagnosi, con l’accesso istantaneo al big data, e il supporto dell’apprendimento automatico (machine learning), può affrontare problemi così complessi, impossibili da risolvere dagli esseri umani, e non solo. Vedi chirurgia a distanza, telemedicina, realtà aumentata, nanotecnologie, terapia cellulare, e persino la stampa 3D di organi umani.
Si prevede che i dati medici raddoppieranno ogni 73 giorni entro il 2020. L'intelligenza artificiale può comprendere la straordinaria quantità di dati clinici e genomici, per trovare il percorso migliore per ciascun paziente, interpretando rapidamente miliardi di punti, dati sia di testo che di immagine, come ad esempio di eseguire il riferimento incrociato, di 20 milioni di registrazioni oncologiche in modo rapido, per diagnosticare una rara leucemia.
Inoltre può ridurre il costo del trattamento fino al 50%, e sfruttare i dati dei dispositivi personali da indossare. Ma non è tutto oro quel che luccica. “L’intelligenza artificiale si rivelerà come la cosa migliore o peggiore mai successa all’umanità.” spiega lo scomparso fisico inglese Stephen Hawking, che ha firmato assieme a importanti scienziati e manager, una lettera aperta che segnala i rischi associati all’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale. La nuova frontiera della chirurgia robotica a distanza, ci offre anche i robot chirurgici, come quello più utilizzato ora, il robot Da Vinci ((foto).
Nella medicina del futuro, spunterà il medico robot in grado di interpretare il linguaggio naturale dei pazienti. Animato da potenti motori d’intelligenza artificiale, sarà in grado di elaborare più di 100 miliardi al secondo di combinazioni di sintomi e malattie, con tanto di diagnosi attendibile finale, come un bravo medico di famiglia. Uno studio condotto da Pricewaterhouse Coopers ha evidenziato Il 55% delle persone è disposto a essere servito da robot sanitari anziché da medici, per la diagnostica e interventi chirurgici minori. Futurix aveva già pubblicato nel 2013 RealView Imaging, la prima interfaccia olografica 3D e relativo video HD.
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