Prima radiografia 3D a colori del corpo umano
Dopo 120 anni di radiografie in bianco e nero, un passo da gigante per la diagnostica, una prima mondiale storica della neozelandese Mars Bioimaging, fondata da Phil Butler, fisico dell'università di Canterbury, e sviluppatore del nuovo scanner con il figlio Anthony, radiologo e docente. L'imaging spettrale che sfrutta il chip Medipix rilevatore di particelle, sviluppato al CERN di Ginevra, rivoluzionerà la diagnostica di cancro, fratture e altre patologie cardiovascolari e cliniche. Una nuova generazione di radiografie oltre l’immaginazione!
Quale sensazione avete guardando una classica radiografia? Certamente di gran confusione. Infatti, deve essere interpretata da un radiologo esperto. Considerato come una sorta di microscopio del futuro, lo scanner è in grado invece, di svelare persino la composizione chimica dei tessuti umani, e mostrare con precisione la differenza tra ossa, muscoli e cartilagine, ma anche la posizione, le dimensioni e i minimi particolari dei tumori, o ad esempio le patologie cardiovascolari che causano infarti e ictus, come l’arteriosclerosi (foto).
“Quando le immagini spettrali saranno utilizzate di routine negli ospedali, ciò consentirà diagnosi più accurate e la personalizzazione del trattamento” spiega il professor Anthony Butler, che assieme al figlio, hanno trascorso un decennio a costruire e perfezionare il loro scanner, “Il sistema è in grado di ottenere immagini che nessun altro strumento d’imaging può raggiungere." Nel mirino ovviamente i killer della vita moderna, come il cancro e le patologie cardiovascolari. Medipix funziona come una macchina fotografica, rilevando e contando ogni singola particella subatomica che colpisce i pixel, quando il suo otturatore elettronico è aperto.
Risultato? Immagini ad alta risoluzione, ad alto contrasto e molto affidabili. Mars Bioimaging accoppia le informazioni spettroscopiche generate dal rivelatore Medipix3, con potenti algoritmi per generare immagini 3D, e quindi identificare i diversi componenti del corpo, e marker di malattia. Nei prossimi mesi, i pazienti ortopedici e reumatologici in Nuova Zelanda, saranno sottoposti a scansione dal rivoluzionario scanner come prima sperimentazione clinica, aprendo la strada, si spera, ad un uso generalizzato.
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