Civilization 0.000, architettura visionaria per una società avanzata
Civilization 0.000 che nasce come tesi di master dell’architetto bulgaro Dimo Ivanov, all’Università d'élite tedesca della RWTH Aachen University, immagina un futuro in cui tutte le divisioni della Terra sono rimosse: paesi e confini aboliti, governi rovesciati. Ispirato alla nozione d’economia basata sulle risorse, del futurologo Jacque Fresco, Civilization 0.000 è la risposta a quello che Ivanov descrive come “la nostra attuale forma dominante di struttura sociale, la cosiddetta cultura del consumo...un sistema che persegue il profitto e non la sostenibilità.
”Il progetto ha appena vinto la Laka Competition 2017, il concorso internazionale che sfida i partecipanti, a presentare le loro idee più innovative, per l'impatto sociale e lo sviluppo sostenibile di "Architecture that Reacts". Il concept propone una serie di grattacieli interconnessi che sfruttano le risorse locali della terra. Ciascuna unità assume una delle 6 funzioni chiave: spazio vitale, istruzione, produzione, stoccaggio dell’energia, gestione delle risorse, e generazione d’energia elettrica.
La prima unità è una struttura high tech galleggiante di 520 metri d’altezza, e 260 metri immersi (zavorra), prevista al mitico Capo Horn nel sud del Cile, che utilizza le fonti d’energia rinnovabili locali per produrre elettricità. Sfrutta il forte vento, l’energia delle onde e delle maree di questa regione. La sezione trasversale della torre sviluppata a modo di profilo alare simmetrico, concentra l'intera energia eolica nell’area delle 19 turbine eoliche. 4 centrali ad onda, e 6 turbine di marea completano il dispositivo per generare 100 milioni di kWh d’energia rinnovabile ogni anno.
Nella struttura un centro di ricerche, un eliporto e un porto, alloggi e spazi di vita. I livelli superiori ospiterebbero 100 studenti, 400 scientifici e ricercatori. “Questo progetto rappresenta il mio approccio all’architettura: visionario, avventuroso, mettendo sempre in discussione lo status quo.” spiega Ivanov. Sull’argomento Futurix aveva già pubblicato nel 2012 SeaOrbiter l’astronave degli oceani con video HD, e nel 2013 Una città scientifica galleggiante da fantascienza.
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