Commuter, il giubbotto interattivo di Google & Levi’s
Immaginate un tessuto in grado di riconoscere semplici gesti tattili. Immaginate dei vestiti dotati di superficie interattive, come attivare una telefonata strisciando la manica della giacca. Arriva il tessuto intelligente per una wearable technology sempre più attraente. L’avete sognato! Google l’ha fatto con il Project Jacquard, realizzando Commuter, la smart jacket, in partnership con Levi’s, il primo giubbotto interattivo e connesso, che mira a una nuova generazione d’interfaccia.
“Quello che trovo affascinante dei tessuti è che la loro struttura è la stessa del touchscreen di iPad o dello smartphone” spiega Ivan Poupyrev fondatore del Project Jacquard di Google, da cui il nome deriva da Joseph Marie Jacquard che inventò il telaio Jacquard: un boom nell’industria tessile all’epoca di Napoleone. “Quindi se è possibile nascondere o tessere interattività e dispositivi d’input nei materiali, sarà il primo passo per rendere invisibil i computer e l’informatica, anche nell’abbigliamento.”
Oggetti d’uso quotidiano, come i vestiti possono così essere trasformati in superfici interattive, grazie a nuovi sottili filati conduttivi di leghe metalliche come il rame, tessute con filati naturali e sintetici come cotone, poliestere, o seta, realizzabili su qualsiasi telaio industriale. Risultato? I filati Jacquard sono indistinguibili dai filati tradizionali. Le aree sensibili al tocco possono essere posizionati in punti precisi, o su superficie più ampie.
Tecniche innovative collegano i fili conduttori a discreti connettori e micro circuiti, come l'accessorio Bluetooth (foto) sul polso del giubbotto, che trasmette in modalià wireless a smartphone o altri dispositivi, per controllare varie funzioni come la gestione di telefonate, musica, messaggi e persino Google Maps. I gesti per adesso sono tre (foto): scorrimento dall'alto verso il basso, laterale, o doppio colpetto sul polsino. le funzioni sono ancora limitate ma siamo solo all’inizio.
La smart jacket è stata studiata nello specifico per i ciclisti pendolari, ma anche per un pubblico eterogeneo. "Pensate alla gente con la testa china sui proprio device durante una cena, o a un ciclista che mette in pericolo la propria vita per controllare lo smartphone” spiega Paul Dillinger, responsabile dell'innovazione a Levi's, “sono situazioni del genere che mi hanno spinto a realizzare questo progetto, per un bisogno immediato.” Sull’argomento Futurix aveva pubblicato nel 2009 Dal MIT il tessuto che fotografa, nel 2011 Il filo conduttore dei tessuti intelligenti, e nel 2013 Lifestyle condiviso, verso nuove esperienze di consumo, con relativo video.
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