Spector identifica font e colori
Immaginate un magico strumento palmare in grado di analizzare e memorizzare il colore di una foglia o il carattere originale di una scatola di fiammiferi. Ecco l’innovativo Spector progettato da Fiona O’Leary, neolaureata di design del Royal College of Art di Londra, che cattura caratteri e colori del mondo reale, trasferendoli nel mondo digitale. Il sogno di ogni grafico, l’equivalente visivo di Shazam (l’app famosa che identifica le canzoni).
“Spector è uno strumento interattivo che aiuta a colmare il divario tra la progettazione digitale e la stampa” spiega O’Leary, “Trovi un carattere che ti piace sulla carta stampata? Ma che font è, quanto è grande? Spector te lo dice subito, e lo trasmette in tempo reale sullo schermo del computer tramite Bluetooth.” E non solo, Spectre memorizza e analizza i colori, raccolte in giro, fornendo i valori RGB, CYMK o Pantone, comunicando tramite plug-in con programmi come InDesign, Photoshop, Pages e Word. Basta appoggiarlo su uno stampato, ruotare la ghiera in posizione “font” e premere il pulsante sulla sommità.
Spector fa una scansione del carattere e utilizza un algoritmo che traduce l'immagine in informazioni, circa lettere, crenatura, dimensione del testo, interlinea, confrontandolo poi con un database, per identificarlo. Stessa operazione per analizzare i colori. O'Leary descrive Spector come il "contagocce fisico" di Photoshop. Dal design minimalista e semplice da usare, Spector è ancora un prototipo in fase di sviluppo, che potrebbe essere però l’anticamera di un successo annunciato. Sull’argomento Futurix aveva pubblicato nel 2013 SwatchMate Cube memorizza i colori.
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