Hyper-Reality, oltre la realtà aumentata? L’inferno
Benvenuti nell’incubo dell’Hyper-Reality. Il brillante corto provocatorio di 6 minuti di Keiichi Matsuda, sul probabile futuro della realtà aumentata, un futuro a dir poco alienante, nel quale il virtuale invasivo si sovrappone, e prevale in modo ossessivo sul mondo reale, ci mette in guardia sugli esasperati eccessi della tecnologia. Dal riconoscimento facciale alla pubblicità, dalle offerte, alert, sollecitazioni di ogni tipo, alle raccolte punti, non manca nulla a un incubo annunciato! Il bombardamento pubblicitario di oggi potrebbe persino apparire domani come un piacevole ricordo.
Un’overdose d’informazioni virtuali sulle strade, sui muri, sugli autobus, al supermercato, nel campo visivo con visori e occhiali speciali in preparazione. Nessuno è costretto a portarli, ma c’è da scommettere che una bella fetta delle tantissime donne contaminate, che oggi non possono fare a meno di guardare lo smartphone mentre camminano in strada, aderirebbero a questi eccessi. La fatica nella vita moderna, non viene solo dalla pubblicità, ma dal flusso, spesso incessante e senza fine di sollecitazioni e spunti che vi ricordano che la vostra vita si misura in tanti modi fuori del vostro controllo.
Nel video, Juliana si lascia guidare in permanenza dalla tecnologia. Spariscono i semafori. I pedoni vedono in sovrimpressione quando possono attraversare la strada, con un sistema in corso di studio dai ricercatori del MIT. Appena entrata nel supermercato è bombardata da promozioni, giochi concorsi e consigli prodigati da assistenti virtuali. I passanti incontrati in strada sono tutti schedati dal riconoscimento facciale. L’aplicazione FindFace già applicata, ha fatto scandalo in Russia. Il suo algoritmo è in grado di analizzare alcuni miliardi di immagini in meno di un secondo, permettendo a chiunque di scoprire l’identità di una persona incontrata per strada.
Basta scattare una foto e se il soggetto è presente su Vkontakte, il maggior social network russo, ricevete informazioni sul suo conto, con una precisione pari al 70%: un app che apre scenari inquietanti. Immaginate di riconoscere, con speciali occhiali, non solo l’identità di chi avete di fronte, ma anche i suoi interessi e preferenze! Non c'è da stupirsi se Facebook, si sta muovendo in questa direzione. La privacy ringrazia! Da vedere il video HD sotto senza moderazione. Futurix aveva già pubblicato nel 2008 La promettente Realtà aumentata.
1 commento:
Spaventoso... Sopratutto il video!
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