La sensuale architettura dell’Harbin Opera House, in Cina
Armoniosa, organica, sinuosa, scultorea, poetica, gli aggettivi si sprecano per descrivere l’emozionante architettura dello studio MAD Architects di Pechino, che svela il completamento dell’Harbin Opera House, punto focale di Sun Island, l’isola culturale lungo il fiume Songhua, nella città cinese settentrionale di Harbin.
Oggi, questa città non è solo un importante centro commerciale e industriale, ma è una delle destinazioni turistiche più popolari del paese, grazie al suo clima invernale estremo, e diverse offerte di arti dello spettacolo. La forma sinuosa rivestita da pannelli in alluminio bianco lisci, avvolge due sale da concerto: un grande teatro in grado di ospitare oltre 1.600 spettatori, e un teatro più piccolo e intimo da 400 posti, in mezzo a un enorme piazza pubblica, che costituisce il terzo petalo, e può essere utilizzato come sede per le attività e spettacoli all'aperto.
Il pubblico può salire in cima all’edificio lungo sentieri scavati nelle superficie curve esterne. Al vertice, i visitatori scoprono uno spazio esterno aperto, che funge da piattaforma d’osservazione. Le grandi pareti vetrate esterne, delimitano il luminoso atrio illuminato dall'alto da due spettacolari strutture trasparenti, che collega visivamente l'interno con le superfici esterne.
L’interno non è meno accattivante, con una combinazione di aperture vetrate e spettacolare strutture di legno scultoreo, svettanti sopra l'atrio. Le superfici curve sono un tema ricorrente dell’architettura dello studio MAD, come nel progetto del George Lucas Museum di Chicago, pubblicato da Futurix. "Trattiamo l’architettura come paesaggio" spiega Ma Yansong preside di MAD Architects.
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