Prima stampa 3D in vetro, al MIT
Nessun materiale sembra resistere all’avanzata delle stampanti 3D! Dopo la plastica, il metallo, la ceramica e il cemento, ecco affacciarsi il vetro: un’affascinante prima mondiale, realizzata dai ricercatori del noto Massachusets Institute of Technology (MIT). Hanno ideato il G3DP, un processo che usa il vetro trasparente come materiale di stampa, con possibilità di modulare colore, e spessore, ma anche trasmissione della luce, riflessione e rifrazione.
Come nelle tecniche di stampa 3D con materiale additivo, il materiale fuso è depositato a strati per creare l'oggetto. La stampante è suddivisa in due camere, in cui quella sopra funge da "fornace" e ospita il materiale fuso a più di 1000° C, che viene estruso nella camera di ricottura della parte inferiore, con stabilizzazione della temperatura, grazie a delle bobine di riscaldamento interne. Il vetro fuso è depositato a strati, tramite un ugello d’alluminio-zinco-silice. Il prodotto finale, come si può osservare dal video e dalle foto, vanta una pregevole fattura, con ottima trasparenza e finitura lucida.
Ma sono altre potenziali applicazioni future a stuzzicare l’immaginazione. “Consideriamo ora l’optoelettronica stampabile, o la possibilità di combinare più efficienti fibre ottiche in vetro, per la trasmissione dati ad alta velocità dalla luce, integrate all'interno d’elementi di facciate d’edifici, in vetro stampato”, spiega il prof. Neri Oxman. “Il vetro consente l'inserimento di canali interni per distribuire l'acqua, l'aria e altri mezzi biologici”. Una selezione di oggetti in vetro sarà esposta in una mostra al Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum di New York nel 2016. Come ha commentato il mio amico Giancarlo Baraldo: "Ciao, ciao Murano"...
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