27.2.15

Lightpaper, luce da stampare


Immaginate un libro in cui le pagine potrebbero illuminarsi, o un decoro murale in grado di diffondere luce nel vostro salotto. Due scenari del prossimo futuro, grazie all’invenzione della statunitense Rohinni: il Lightpaper, foglie di luce stampate, da applicare a qualsiasi superficie, in qualsiasi forma e per qualsiasi situazione: la luce Led più sottile del mondo! “Stampiamo la luce” spiega Nick Smoot, responsabile marketing, “l’illuminazione di oggi richiede di saldare i Led su dei circuiti. Ora puoi stampare luce su quello che vuoi”. Il segreto? Una miscela d’inchiostro e di microcospiche diodi Led, della dimensione di un globulo rosso, cento volte più piccole di quelle attuali, stampata su un substrato conduttivo sottile come la carta, sigillato da due strati esterni, che s’illumina al passaggio della corrente: una miniaturizzazione impressionante da nanotecnologia. 
Questa sorprendente tecnologia ricorda nella sua struttura gli Oled, costituiti da più strati di materiale semi-conduttore organico. Tuttavia l’invenzione di Rohinni presenta il doppio vantaggio di essere più sottile, e di vantare una durata di vita superiore: circa 20 anni, oltre ad essere più economica e consumare meno corrente. Le applicazioni? Hanno solo il limite della fantasia: illuminare un logo (foto), fari per auto, segnaletica, muri, soffitti e pavimenti luminosi, display digitali, vestiti intelligenti..Più avanti magari, si potrà pensare di integrare i micro Led in oggetti stampati in 3D. Il lightpaper trasforma ogni cosa in luce: un’idea luminosa che potrebbe rivoluzionare il settore dell’illuminazione. In un altro registro Futurix aveva pubblicato nel 2009, L'altoparlante sottile come un foglio.

Video

24.2.15

Dutch Windwheel, la nuova icona del futuro ecosostenibile


Una spettacolare architettura smart a doppio anello, che supera ogni limite nell’uso di tecnologie avanzate, applicate alle energie rinnovabili e all’edilizia sostenibile. Una mega turbina eolica silenziosa alta 174 metri che ospita hotel, appartamenti e ristorante. Dove poteva nascere un simile progetto, se non in Olanda, il paese dei tradizionali mulini a vento, e più esattamente nella città di Rotterdam il più grande porto d’Europa. “È il più innovativo mulino del mondo” scrivono sul sito ufficiale. Dutch Windwheel è un'iniziativa della Dutch Windwheel Corporation, un consorzio di aziende con sede a Rotterdam, che poneva due obiettivi chiave: sostenibilità e design innovativo. L’anello interno ospita 72 appartamenti, 160 camere d’albergo, e un ristorante panoramico, con vista sulla capitale architettonica dei Paesi Bassi, che per l’occasione diventerà ancora più attrattiva. Mentre nell’anello esterno 40 cabine rotanti che si muovono su rotaie, formano una gigantesca ruota panoramica con vista mozzafiato di Rotterdam. 
La grande novità tecnologica si trova però al centro della struttura. Più che una turbina eolica, un convertitore d’energia eolica elettrostatica, senza pale e parti meccaniche in movimento, che sfrutta la tecnologia EWICON ((Electrostatic Wind Energy Converter) sviluppata dalla TU Delft University. Una griglia di tubi d’acciaio dotati di elettrodi e ugelli, rilasciano nell’atmosfera particelle d’acqua caricate positivamente, che spazzate via dal vento, cambiano la tensione del dispositivo creando un campo elettrico. In altre parole si crea energia mediante lo spostamento delle particelle. Risultato? Rispetto alle turbine classiche a tre pale, i vantaggi sono numerosi: funzionamento silenzioso, meno usura e costi di manutenzione inferiori. Non mancano anche, una sottile pelle fotovoltaica sulla parte superiore, un efficiente sistema per il riciclo dell’acqua piovana, e lo sfruttamento dei rifiuti organici per produrre biogas. Inoltre Windwheel vanta altre tecnologie avveniristiche come le pareti intelligenti di vetro che includono uno strato virtuale d’informazioni (foto).

21.2.15

Puncho, il guanto da boxe digitale


Nemmeno il guanto da boxe sfugge alla rivoluzione digitale. E’ l'ultimo esempio di tecnologia da indossare, nel mondo dello sport. Il guanto utilizza dei sensori integrati e un display flessibile Oled, per visualizzare i risultati. Puncho è in grado di quantificare la forza, la velocità e l'impatto dei pugni. Un App dedicata visualizza i risultati e le statistiche, sullo smartphone via Wi-Fi, che possono essere archiviati online, per il confronto con altri atleti. L’idea è di aiutare i pugili a misurare e migliorare le proprie prestazioni. Il progetto sviluppato dallo studio Emami Design di Berlino ha vinto il Red Dot Award 2014 nella categoria Design Concept. Sull’argomento Futurix aveva pubblicato, nel 2013, Zepp Labs analizza il tuo rovescio o swing in 3D con uno speciale sensore applicato sul guanto da golf o il manico della racchetta, e l’anno scorso, Moov, un personal trainer tascabile rivoluzionario.

18.2.15

Tago arc, look infiniti al polso


Il bracciale cambia aspetto come il camaleonte, secondo i propri desideri: una prima, ideata dalla startup statunitense L!BERA8, che offre prospettive interessanti e inedite nel settore della moda. Nessun tasto, senza cavo e non si ricarica! Ecco Tago arc che offre grafiche infinite, grazie al suo display e-ink, programmabile dallo smartphone. “L'elettronica su circuiti stampati e display flessibili è pronta per essere introdotta nella versione commerciale finale del Tago arc” spiega Zoli Kovács, fondatore e Ceo della startup. Oltre all’e-ink (inchiostro elettronico) adoperata nei lettori di eBook, Argo utilizza la tecnologia NFC (Near Field Comunication). I tag NFC/ e-ink sono dispositivi passivi, che non consumano energia. Risultato? Il bracciale non ha bisogno di batteria. L’energia necessaria per la trasmissione delle immagini, è data dallo smartphone. La stessa e-ink consuma poco, solo durante la modifica del disegno. Il display ha una risoluzione di 150 pixel per pollice e visualizza le immagini con sfumature in 16 scale di grigio. Al momento il dispositivo è compatibile solo con gli smartphone Android abilitati NFC. 
Gli utenti del Tago potranno creare e caricare i propri disegni, pattern, o foto scattate dal proprio smartphone, sul loro braccialetto tramite l’app gratuita. Ci sarà anche un mercato per il download e l'acquisto di immagini e disegni, di altri creativi della comunità sul negozio virtuale. L’app Tago è dotata di un editor d’immagini di facile uso, che rende il processo di progettazione e di caricamento della grafica semplice per gli utenti. Argo arc può essere preordinato sul sito di crowdfunding Indiegogo. Sull’argomento Futurix aveva pubblicato Neclumi, la collana diventa virtuale e interattiva. Argo arc è un esempio significativo di come la wearable technology, potrebbe offrire alcuni servizi utili in futuro. Si avvicina il giorno in cui potremo personalizzare i nostri vestiti, con un semplice tocco, come nel video La polo del futuro secondo Lacoste, perché come diceva saggiamente Buddha “L’unica costante della vita è il cambiamento”.

Tago demo

16.2.15

Il futuristico Musée des Confluences di Lione


Il nuovo museo di Lione, progettato dallo studio viennese Coop Himmelb(l)au, che assomiglia a una grande astronave interstellare uscita da Star Trek, si trova sulla punta di una penisola artificiale, alla confluenza dei due fiumi Rodano e Saona: il nuovo Guggenheim? Non passa inosservata, infatti, l’icona della Lione del XXI secolo, che segna l'ingresso in città da sud, con la sua architettura deconstrutivista, di volumi frammentati e superfici spezzate, che si distende su ben 180 metri lunghezza, 90 di larghezza e 37 m d’altezza. Il pubblico entra nel museo dalla monumentale scala, accolto da una piazza urbana inondata di luce naturale: il Crystal, una complessa cupola di acciaio e vetro. Suggestivo il Gravity Well, il punto centrale in cui la copertura di vetro si deforma, come aspirato in un vortice da un buco nero. Più avanti ecco il Cloud con la sua struttura sfaccettata di lastre d’acciaio inox, che coprono la struttura metallica di supporto. Ospita su tre livelli, sette esposizioni temporanee e tre gallerie permanenti. Il basamento ci cemento armato invece, ospita i due auditorium, i laboratori e le aree di servizio. 
Il Musée des Confluences non vuole essere il tempio esclusivo di un'elite colta, ma un luogo pubblico che fornisce l'accesso alla conoscenza della nostra epoca. Inaugurato prima di Natale, è una struttura interdisciplinare che interpreta l'antropologia, l'etnologia e le scienze naturali, attraverso mostre narrative del genere umano, dalla nascita dell'universo. "Raccontiamo la storia dell'uomo dalle sue origini ai giorni nostri", spiega Hélène Lafont-Couturier direttrice del Museo, che contiene più di 2 milioni di reperti. La missione del Musée des Confluences, ribattezzato dagli stessi architetti che l’hanno concepito “nuvola trasparente della conoscenza”, mira anche a favorire l'accesso del pubblico alla cultura, grazie alla sua architettura avveniristica. Da vedere sotto il video HD della visita.

Video HD

12.2.15

Spot, l’impressionante cane robot di Boston Dynamics


Dotato di uno spiccato senso dell’equilibrio, corre, sale scale e colline. Ecco Spot, l’evoluzione della specie dei robot a quattro zampe Big Dog, della statunitense Boston Dynamics acquistato nel 2013 da Google. Spot è un robot a quattro zampe di 73 kg, progettato per essere al proprio agio, sia in ambienti interni che in spazi aperti. È alimentato da energia elettrica, e azionato da un impianto idraulico. I suoi sensori nella testa, lo aiutano a navigare e negoziare terreni accidentati. 
Mentre il Santo Graal della robotica è spesso visto come un umanoide a due gambe, un robot a quattro zampe è quasi altrettanto versatile, e molto più stabile. Infatti, Spot è notevolmente agile su terreni impervi, sulle scale, su e giù per le colline, con la grazia di una capra di montagna, e può fare jogging a fianco di un partner (foto). Straordinaria soprattutto, la sua facoltà di ristabilire l’equilibrio barcollando, dopo aver ricevuto un potente calcio sul fianco, molto simile alla reazione di un essere vivente, nella stessa situazione: persino un po’ inquietante! Futurix aveva pubblicato nel 2008, Robot BigDog: la perfezione su quattro zampe. Da non mancare il video HD sotto.

Spot video

10.2.15

Zipperbot, il microrobot da indossare


L’Atlas robot di DARPA è in grado di rispondere ai disastri, il Saffir dell’US Navy può spegnere gli incendi. I robots vengono già utilizzati dai produttori, per costruire cose incredibili. A quando l’automatizzazione dei piccoli gesti della vita quotidiana? Nike ha promesso di commercializzare quest’anno, le sue scarpe Nike Mag autoallaccianti, di Ritorno al futuro 2 (pubblicato da Futurix). Ideato dal Personal Robots Group del MIT, fautore del “vivere meglio con i robots”, la cui filosofia mira a portare miglioramenti reali per le persone, nel quotidiano, ecco Zipperbot un microrobot in grado di aprire e chiudere una cerniera a lampo, in automatico! 
Il Zipperbot rimane un esperimento, ancora da miniaturizzare, ma i ricercatori sperano di indicare un futuro in cui la robotica, sarebbe al servizio delle attività tipicamente umane ai livelli più banali, come ad esempio in questo caso, i vestiti. Zipperbot potrebbe essere utile per le persone disabili e ogni situazione in cui aprire o chiudere la cerniera diventerebbe fastidioso, magari con i guanti sulle mani. Zipperbot è solo una parte del programma Sartorial Robotics del MIT (Massachusetts Institute of Tecnology). sull’argomento Futurix aveva già pubblicato nel 2013, MagZip, la zip con una mano sola.

Zipperbot video

7.2.15

Il futuro aeroporto di Zaha Hadid a Pechino

Il nuovo terminal passeggeri nel distretto di Daxing a sud di Pechino, progettato dal noto studio londinese Zaha Hadid Architects, in collaborazione con la parigina ADP Ingegneria, che ospiterà 45 milioni di passeggeri all'anno, sarà il più grande aeroporto del mondo. L’esistente Capital Airport di Pechino, completato nel 2008, infatti, sta già superando la capacità prevista. L’architettura del futuro terminal è una delle più sorprendenti in materia di aeroporto. Visto dall’alto si configura a forma di stella marina, in cui su ogni braccio approdono gli aerei, che dal punto di vista funzionale, richiede meno tempo per raggiungere la propria porta d’imbarco. L’anticonformista interno, imponente e monumentale per dimensioni, è allo stesso tempo elegante per la dolcezza delle linee sinuose ad arco del soffitto e dei suoi raccordi. 
“Il nuovo terminal sarà adattabile e sostenibile, operando in molte configurazioni differenti, dipendenti dalla variazione del traffico aereo e passeggeri quotidianamente". ha dichiarato l’architetto irachena Zaha Hadid. Sarà al 100% alimentato da energia rinnovabile, e integrerà un hub di trasporto multimodale con collegamenti diretti a servizi ferroviari locali e nazionali, compresa la linea ad alta velocità. L'intero aeroporto sarà completato nel 2018, per un budget previsto di ben 13,8 miliardi di dollari.

4.2.15

Immersis trasforma il vostro salotto in un'esperienza video immersiva


Immaginate di immergervi dentro l’azione del vostro film o videogame preferito, oltre i confini dello schermo, su pareti, soffitto e pavimento del vostro salotto. Immersis della startup francese Catopsys, non mira a sostituire il vostro televisore a grande schermo, ma invece di offrirvi una visione aumentata immersiva coinvolgente. Il televisore, ad alta risoluzione, rimane al centro dell’azione per l’interazione, mentre Immersis offre una visione periferica tridimensionale che copre tutta la stanza davanti allo sguardo. 
Una volta collegato al computer PC o Mac, il sistema Immersis è in grado di proiettare qualsiasi tipo di contenuto sulle pareti della stanza a 180°. E’ facile da installare e utilizzare. Questa innovativa tecnologia si adatta a 180°, alla configurazione della stanza nella quale ci si trova, creando il modello 3D dello spazio di proiezione. L’esclusiva tecnologia brevettata di Catopsys permette di conoscere la posizione di ciascun pixel 3D proiettato, ricreando la giusta prospettiva dal punto di vista dell'utente. La compatta testa sfaccettata d’Immersis montata su un esile supporto, che ricorda il film “La guerra dei mondi”, contiene un videoproiettore da 3000 lumen con risoluzione 1920 x 1080 e un 100.000: 1 di contrasto, accoppiato a una lente fisheye a lunghezza focale corta, in grado di offrire immagini a 180°. 
A differenza dei visori di realtà virtuali come Oculus Rift, che offrono un’esperienza solitaria immersa in un mondo digitale, sconnesso dalla realtà, che provoca in alcuni nausee e mal di testa, Immersis consente di condividere l’esperienza di realtà virtuale in gruppo. “Immersis non è solo una nuova tecnologia o gadget, ma un nuovo modo di comunicare” spiega Daniel Duhautbout, fondatore di Catopsys, “E’ importante ricordare che la maggior parte della comunicazione si è espressa finora attraverso il televisore o il computer”. L'applicazione più ovvia è il videogame, anche se Immersis funziona anche con i video e le foto. “Mi piace anche, per altri motivi, Google Street View. E’ il programma che uso quando iniziamo la nostra dimostrazione immersiva qui a Catopsys. E’ sempre un momento molto sorprendente e emozionante” dice Duhautbout. Immersis si può preordinare sul sito di Kickstarter.

Immersis video

1.2.15

Il possibile drone ambulanza


In caso d’emergenza contano i secondi per salvare vite umane! Come ottenere ambulanze più veloci in ambienti urbani? Nel suo concept, lo studio di progettazione statunitense argodesign, ha pensato bene di sostituire le quattro ruote, con quattro eliche di dimensioni generose: l'ambulanza volante del futuro? Il quadcopter potrebbe così evitare il traffico, e arrivare anche autonomamente sul luogo dell’incidente, grazie alla precisione del punto Gps, ma anche con un pilota a bordo in grado di assistere il ferito. Un drone in grado di contenere una barella, e progettato per atterrare quasi ovunque, grazie ad un ingombro dalle dimensioni di una piccola vettura utilitaria. Vedi video.
“Sarebbe bello vedere i droni usati in questo modo, piuttosto che per applicazioni militari o per fotografare” spiega Mark Rolston, fondatore di argodesign. Lo stesso Rolston pensa che un drone ultraleggero sarebbe si, molto più costoso di un’ambulanza su quattro ruote, ma ancora più conveniente di un elicottero medico. Potrebbe essere anche molto utile ad esempio, nel caso d’incidenti in autostrada con più feriti (foto). L’idea non è del tutto inverosimile. La tecnologia dei droni progredisce in modo spedito, e gli utilizzi si stanno rapidamente diversificando, come il progetto di Amazon, pubblicato da Futurix, di consegnare i suoi pacchi con piccoli droni autonomi.