18.10.14

Magic Leap, oltre la realtà aumentata


Immaginate di avere un cucciolo di elefante, che si muove tra le mani, o uno squalo in mezzo all’ufficio. Immaginate un mondo virtuale che si fonde con il mondo reale, così iperrealista che non permette di distinguere il reale dal virtuale. E’ quello che promette la startup statunitense Magic Leap. Come diceva Arthur C. Clarke “Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia". “Sarà la tecnologia indossabile più naturale e human-friendly al mondo” spiega Rony Abovitz, fondatore di Magic Leap, “in grado di offrire un’esperienza 3D interattiva altamente realistica, di là da qualsiasi prodotto presente sul mercato”. I risultati sono mozzafiato, alla vista delle immagini. In realtà, Abovitz ha scelto il nome di “cinematic reality”, nel tentativo di separare la tecnologia della sua impresa, dalla realtà virtuale e realtà aumentata, che descrive come "vecchi termini". 
Quale tecnologia si nasconde dietro il mistero sapientemente coltivato dalla startup? Il New York Times la descrive come “una scultura di luce digitale in 3D proiettata sulla retina con una risoluzione vicina a quella dell’occhio umano.” Magic Leap afferma che il suo campo di luce digitale codifica ulteriori informazioni della scena, per aiutare il cervello a ricostruire quello che sta guardando. Secondo Abovitz, l’applicazione nel gaming è solo il dessert di una tecnologia capace al quotidiano, di fare vivere i contenuti d’Internet, di fronte agli occhi dell’utente, senza la necessità di tirar fuori il proprio smartphone, o di accendere il computer. Come risposta all’inconveniente della stereoscopia, che procura la nausea, a certi utilizzatori di dispositivi di realtà virtuale, come Oculus Rift, acquistato da Facebook, Rony Abovitz, ingegnere biomedico, dichiara: “Quello che è rimarchevole, è il modo in cui il corpo e lo spirito umano rispondono quando la tecnologia rispetta la biologia. Allora, autentiche esperienze magiche diventano possibili. Sarà una rivoluzionaria esperienza uomo-computer: un razzo per la mente." L’animazione del piccolo elefante illustra un tipo d’esperienza, che l’innovativa piattaforma Magic Leap, combinazione di hardware, software e firmware proprietari, sarà in grado di fornire. Il futuro del nostro quotidiano risiede proprio nella liberazione dei display, che diventeranno obsoleti, evoluzione descritta come "computing percettivo." La politica di segretezza di Magic Leap è comprensiva, visto le potenzialità esplosive di questa nuova “realtà cinematica”, suscitando l’interesse di Google, che non a caso, avrebbe deciso di investire ben 500 milioni di dollari.

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