3D Hubs, il social network della stampa 3D
Condividere la propria stampante 3D con chi ha la necessità di utilizzarla, vicino casa. Così è nata ad Amsterdam 3D Hubs, la più grande comunity al mondo di stampanti 3D, con 3.701 stampanti iscritte in 80 paesi. La nuova piattaforma Web mette in comunicazione, i proprietari di stampanti 3D con coloro che devono stampare il proprio oggetto, preferibilmente dietro l’angolo. E così da New York a Parigi, da Amsterdam a Londra e a Berlino, spunta ancora una volta l'economia della condivisione. Nella sola Milano si contano già 68 postazioni di stampa 3D registrate. Dopo aver individuato la postazione più vicina a casa, basta inviare il file 3D dell’oggetto in formato .stl sul sito di 3D Hubs, specificando lo stampatore e il materiale scelti. Oltre al prezzo fisso per ogni oggetto stampato, si paga per ogni cm³ di materiale stampato. 3D Hubs prende una commissione del 15% su ogni ordine e in cambio si assicura che ogni file è stampabile, fa un calcolo del prezzo, e offre il pagamento sicuro. In meno di tre giorni il cliente può andare a ritirare l’oggetto pronto, o farselo spedire a casa. Non solo, oltre ai messaggi e richieste sul sito, in ogni città omologata, è nominato un 3D Hubs Major che organizza eventi per far incontrare i makers della rispettiva città.
La stampa 3D libera la creatività di ciascuno, come ad esempio gli originali esempi di bigiotteria (foto). E così designer, architetti, makers e artisti, che non possiedono né una stampante 3D né le conoscenze tecniche per usarla, possono stampare ad un prezzo conveniente le proprie creazioni. “La stampa 3D è in procinto di fare per la fabbricazione del prodotto, ciò che Internet ha fatto per la distribuzione della musica, e siamo qui per facilitare questa rivoluzione" spiega Brian Garret cofondatore con Bram de Zwart di 3D hubs (video), due ex-dipendenti della statunitense 3D Systems, leader mondiale delle stampante 3D.
1 commento:
Di sicuro, questa è una tecnologia incredibile. Un sacco di gente non riesce ancora a credere che sia vero.
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