La strada in realtà aumentata con NavGate HUD Pioneer
Pioneer ha presentato all’IFA di Berlino, il suo futuristico navigatore satellitare con realtà aumentata, che consente di visualizzare le informazioni davanti al parabrezza, su l’equivalente di un'area da 30 pollici (80 cm) a tre metri di distanza sopra la strada da percorrere, nel campo visivo dell’automobilista. Il sistema utilizza un videoproiettore DLP garante di un elevato contrasto e profonda saturazione del colore, che si attacca all’aletta parasole del conducente (foto), e comunica con il proprio smartphone via porta Usb. Oltre a velocità e indicazioni di direzioni, NavGate proietta avvisi sulla presenza di autovelox, la distanza da percorrere, il tempo necessario, l'orologio, gli eventuali pericoli e punti d’interesse. Il dispositivo si avvale della tecnica dell’Head Up Display (HUD) utilizzata da anni negli aerei da caccia. NavGate contribuisce a una guida sicura. Infatti, la ricerca ha dimostrato che un automobilista normale spende un intero secondo per leggere l'indicatore di velocità nel quadro strumenti, o guardare un dispositivo mobile. NavGate HUD è compatibile con diversi smartphone, mentre tra le app di navigazione utilizzabili, ci sono già CoPilot e iGO primo. Le indicazioni audio sono trasmesse attraverso lo speaker del telefonino, oppure dall'impianto stereo dell'auto via Bluetooth. Sarà disponibile in Europa da ottobre e costerà circa 700 Euro. Futurix aveva già pubblicato nel 2011 il rivoluzionario prototipo True3D di Making Virtual Solid, il navigatore in realtà aumentata (foto a sinistra), con il cavo luminososo rosso ad indicare la strada da seguire come il filo di Arianna.
1 commento:
Non installerei MAI un dispositivo del genere, che non mi permette più di usare l'aletta parasole.
Anche se l'idea è certamente interessante, ci vorrebbe un monitor trasparente da applicare al parabrezza, con i costi che ne conseguono. Oppure un paio di occhiali (sovrapponibili a quelli da vista o da sole) con monitor incorporato che si adegua ai movimenti dell'autista; possono essere collegati con un cavetto che segue il profilo del sedile (per non essere d'intralcio) oppure wireless (anche se non mi piace bombardare di onde elettromagnetiche la testa della gente).
Tra l'altro la foto mostra un tipo alla guida con una serie di distrazioni tali da far accapponare la pelle: oltre al NavGate (assolutamente troppo ingombrante) c'è uno smartphone con un altro navigatore attivo e un video in esecuzione sul lettore multimediale.
Da ricovero se non da arresto immediato. Soprattutto da non rifare nella propria auto...
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