Agora Garden, il giardino verticale a doppia elica
L’architettura verde del visionario belga Vincent Callebaut, s’ispira nel suo ultimo progetto residenziale: l’Agora Garden che sarà completato nel 2016 a Taipei, alla doppia elica del DNA. "Né una torre singola, né due torri gemelle, il progetto si pone verso il cielo, con due torri elicoidali che si riuniscono intorno a un nucleo centrale, con un’abbondanza di giardini pensili, per reinventare un nuovo stile di vita”, spiega l’architetto Vincent Callebaut. Ogni piano dei 20 previsti, delle due torri elicoidali, subisce una rotazione di 4,5° per una torsione totale di ciascuna di 90°. Risultato? Una forma mutevole secondo il punto di vista: una piramide romboidale se osservata da est/ovest, una piramide inversa, invece, se vista da nord/sud.
Questi giardini pensili a cascata non solo contribuiscono all’appeal estetico dell’Agora Garden, ma forniscono ai residenti, una biodiversità subtropicale, con frutteti, orti biologici, giardini aromatici e piante medicinali, completa d’impianti di compostaggio per la conversione dei rifiuti in fertilizzante, nidi per gli uccelli, serbatoi d’acqua piovana per irrigare le piante. Il progetto rappresenta un ecosistema integrato che rimpatria la fauna e la flora nel cuore della città, con un edificio energeticamente autosufficiente, grazie alla sua pergola fotovoltaica di 1000 m² in cima. Tutti i materiali e gli arredi di costruzione saranno fatti di materiali riciclati o riciclabili. Le auto potranno addirittura essere parcheggiate davanti all’ingresso degli appartamenti. Vincent Callebaut appartiene alla razza dei costruttori di nuovi mondi. Futurix aveva già pubblicato ad esempio nel 2009 il suo progetto Dragonfly, una fattoria a New York.
Questi giardini pensili a cascata non solo contribuiscono all’appeal estetico dell’Agora Garden, ma forniscono ai residenti, una biodiversità subtropicale, con frutteti, orti biologici, giardini aromatici e piante medicinali, completa d’impianti di compostaggio per la conversione dei rifiuti in fertilizzante, nidi per gli uccelli, serbatoi d’acqua piovana per irrigare le piante. Il progetto rappresenta un ecosistema integrato che rimpatria la fauna e la flora nel cuore della città, con un edificio energeticamente autosufficiente, grazie alla sua pergola fotovoltaica di 1000 m² in cima. Tutti i materiali e gli arredi di costruzione saranno fatti di materiali riciclati o riciclabili. Le auto potranno addirittura essere parcheggiate davanti all’ingresso degli appartamenti. Vincent Callebaut appartiene alla razza dei costruttori di nuovi mondi. Futurix aveva già pubblicato ad esempio nel 2009 il suo progetto Dragonfly, una fattoria a New York.
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