Bi-directional flying wing, il futurista supersonico bidirezionale
La progettazione degli aerei è un compromesso, non soddisfacente per il volo supersonico. A bassa velocità, come ad esempio all’atterraggio, il velivolo ha bisogno di una grande apertura alare, per fornire una maggiore portanza, e ridurre al minimo la distanza di decollo. Prestazioni che entrano in conflitto nel volo supersonico, che necessità invece di un profilo più aerodinamico con minor resistenza e apertura alare. Il concept proposto dall'ingegnere aerospaziale Ge-ChenZa, professore all’Università di Miami risolve il problema in modo diverso, con un concept d’ala volante a forma di stella a quattro punte bidirezionale. Dopo il decollo effettuato dal lato con maggiore apertura alare (foto in basso), l’aereo ruota in volo di 90° per entrare in modalità supersonica, con un profilo alare più sottile (2 foto in alto). I due motori a reazione sopra la carlinga, rimangono nella direzione di volo. Il nuovo aereo dovrebbe offrire bassi consumi, e eliminare il fastidioso boom sonico, che impediva al Concorde di sorvolare luoghi molto popolati. La NASA che non è solo interessata all’esplorazione spaziale, ma anche a spingere i confini del volo atmosferico, ha attribuito un finanziamento di 100 mila dollari al progetto, nell'ambito dell'Innovative Advanced Concepts, che finanzia il futuro dei viaggi aerei. "Spero di sviluppare un aeroplano supersonico per trasporti civili economicamente accessibile e ecologicamente sostenibile nell'arco dei prossimi 20-30 anni, che consentirà di collegare New York a Tokyo in 4 ore" ha dichiarato Ge-Cheng Zha. Da vedere l’animazione video sotto.
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