WikiCells, mangeremo gli imballaggi?
Siete pronti a mangiare gli imballaggi? Arriva il packaging commestibile e gustoso! Una nuova frontiera resa possibile grazie al WikiCells Project. Fra un paio d’anni, si potrà bere il succo d’arancia e mangiare il suo contenitore, cosi come la bottiglia di vino che si degusterà al sapore d’uva dopo averla bevuta, oppure la confezione di gazpacho al gusto di pomodoro, allo stesso modo in cui si mangia il cornetto dopo il gelato. Il contenitore possiede il proprio valore nutrizionale e gusto. Lo yogurt ad esempio, invece del suo tradizionale contenitore in plastica o vetro, sarebbe avvolto da una membrana a base d’avena (foto). E l’ambiente ringrazia! Le bottiglie di plastica impiegano 90 anni per degradarsi, e i loro rifiuti formano isole artificiali gigantesche nel pacifico. Non si può più ignorare il problema. Il volume degli imballaggi arriva addirittura a superare quello del contenuto, a modo di scatole cinesi: assurdo!
Le WikiCells possono essere paragonate a un chicco d’uva protetto dalla sua buccia” spiega David Edwards, professore al Wyss Institute di Harvard, e responsabile del rivoluzionario progetto. L'obiettivo di Edwards è di sostituire le bottiglie di plastica e vetro, con altrettanti contenitori mangiabili, e inserirli tra gli scaffali dei supermercati. E’ descritto sul sito del Wyss Institute come “una membrana morbida di alimento naturale, tenuta insieme da forze elettrostatiche, contenente un liquido, un’emulsione, una schiuma o un cibo solido, in un guscio commestibile o biodegradabile.” Insomma le WikiCells agiscono come la buccia che avvolge la frutta. Mantenere l’igiene del packaging durante il processo di trasporto, rimane un problema.
Per Edwards basterebbe lavarli in casa, come si fa con la frutta, oppure proteggerli con la pellicola biodegradabile nell’acqua, della statunitense MonoSol, anch’essa impegnata sul fronte. Nulla si distrugge, nulla si crea, tutto si trasforma. Il suo packaging monodose innovativo, è la storia di una bustina di caffé solubile che incontra l’acqua calda e si dissolve (vedi video). Per altri ricercatori, questi imballaggi potrebbero avere delle proprietà antimicrobiche e cambiare colore in funzione dello stato di freschezza.
Le WikiCells possono essere paragonate a un chicco d’uva protetto dalla sua buccia” spiega David Edwards, professore al Wyss Institute di Harvard, e responsabile del rivoluzionario progetto. L'obiettivo di Edwards è di sostituire le bottiglie di plastica e vetro, con altrettanti contenitori mangiabili, e inserirli tra gli scaffali dei supermercati. E’ descritto sul sito del Wyss Institute come “una membrana morbida di alimento naturale, tenuta insieme da forze elettrostatiche, contenente un liquido, un’emulsione, una schiuma o un cibo solido, in un guscio commestibile o biodegradabile.” Insomma le WikiCells agiscono come la buccia che avvolge la frutta. Mantenere l’igiene del packaging durante il processo di trasporto, rimane un problema.
Per Edwards basterebbe lavarli in casa, come si fa con la frutta, oppure proteggerli con la pellicola biodegradabile nell’acqua, della statunitense MonoSol, anch’essa impegnata sul fronte. Nulla si distrugge, nulla si crea, tutto si trasforma. Il suo packaging monodose innovativo, è la storia di una bustina di caffé solubile che incontra l’acqua calda e si dissolve (vedi video). Per altri ricercatori, questi imballaggi potrebbero avere delle proprietà antimicrobiche e cambiare colore in funzione dello stato di freschezza.
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