28.4.12
27.4.12
Play & Connect, arriva la racchetta high-tech connessa
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Christian de Poorter
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Etichette high-tech, interfacce, internet., tecnologia
24.4.12
Quale futuro per Internet?
L’interessante video-animazione Prometeus (in basso) realizzato dall’italiana Casaleggio Associati, che sintetizza la rivoluzione dei media in corso, nell’ambito dell’evoluzione di Internet fino al 2050, già pubblicato da Futurix, merita di essere riproposto per i nuovi lettori, in quanto rimane valido nelle sue previsioni, 5 anni dopo. “Tutto comincia con la rivoluzione dei media, e la perdita d’influenza di stampa, televisione, radio e pubblicità. Nasce il contropotere cittadino e la figura del prosumer: siamo al contempo consumatori e produttori d’informazioni (blog). I media tradizionali combattono per la sopravvivenza, con leggi restrittive e punitive. 2011, il punto di non ritorno: gli investimenti pubblicitari si riversano su Internet. Nel 2015 i giornali e la Tv tradizionale spariscono, dopo una lunga agonia sotto perfusione di sovvenzioni statali. Internet quale un supermedia assorbe e integra ogni altra forma di comunicazione”…. Buona visione. L’altro video, Web 3.0 - Le futur d’Internet, in francese, ispirato a Prometeus e ad un racconto originale di Philip K. Dick, ipotizza anche l’evoluzione della specie fino al 2050.
21.4.12
Connected Me, il corpo per trasmettere dati
L'idea è semplice: trasmettere dati semplicemente toccando un oggetto o una persona, utilizzando la tecnologia capacitive coupling, un sistema d’induzione elettrostatica che trasforma il corpo umano, in un vero e proprio conduttore, attraverso cui far passare informazioni da un dispositivo all’altro. Il sistema sfrutta ovviamente l’acqua, presente per il 65% nel corpo umano, per trasmettere dati. Durante una demo al limite della fantascienza, Hans Vestberg, il presidente di Ericsson ha trasmesso una foto dal suo smartphone, al televisore toccandolo con l’altra mano. E’ stato persino dimostrato che il file si trasmette, attraverso una stretta di mano tra la persona che tiene lo smartphone anche in tasca, e l’altra che tocca il televisore. Da vedere i due video sotto.
19.4.12
Vela cycle trainer, un design rivoluzionario
16.4.12
iOptik, lenti a contatto bifocali per una visione aumentata
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Christian de Poorter
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Etichette interfacce, realtà aumentata, tecnologia
14.4.12
Stem, non più spremi agrumi, spray agrumi
10.4.12
Magnic Light, una dinamo rivoluzionaria
5.4.12
Project Glass, la vista aumentata di Google
L'elegante montatura dal design minimalista, appare leggera, comoda e senza lenti. Un minuscolo display sporge davanti l’occhio destro. Sullo schermo virtuale davanti agli occhi, appaiono tutte le funzioni disponibili, dall’email al navigatore, gestibili attraverso comando vocale. E’ dotato di microfono, auricolare e di una microcamera che consente poi, di scattare foto e girare video. Unico neo, saremmo sempre più sorvegliati e geolocalizzati, senza contare col mercato della pubblicità pronto a sfruttare l’innovazione. Ma all’immagine di Ad-block che sopprime i banner su Internet, possiamo sognare un App che ci cancella la pubblicità in strada, grazie alla realtà diminuita, sostituendola magari con opere d’arte! Questi occhiali manderanno in pensione tablet e smartphone? D’altronde le lenti a contatto a realtà aumentata in corso di studio, potrebbero mandare a loro volta gli occhiali in soffitta! Non perdetevi il video di Google sotto.
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Una giornata con la realtà aumentata di Google
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4.4.12
La città aumentata, a Parigi
Spicca il progetto nAutreVille (un’altra città) col suo pannello di realtà aumentata trasparente interattivo girevole, che consente di inquadrare a 360° la prospettiva desiderata, con informazioni digitali utili geolocalizzate, in sovrimpressione: una nuova finestra aperta sulla città. E’ vantaggioso fruire la realtà aumentata di un luogo su un grande formato, e non solo sul piccolo display di uno smartphone. Il progetto di Maria Laura Mendez con altri due studenti della scuola d’industrial design ENSCI a Parigi, ha anche proposto altre applicazioni interessanti. Un quadrato bianco (nAutreBoite) fissato su un palo della luce, funge da casella postale virtuale pubblica, memorizzando messaggi, musica, video, ricordi, consigli, che un altro utente di passaggio può fare suo sul proprio smartphone, o lasciare la sua propria traccia: la condivisione digitale. Lo stesso principio può essere applicato anche sull’autobus (foto).
La francese JCDecaux invece, leader mondiale dell’arredo urbano, ha proposto 6 progetti tra cui il totem digitale HD che diffonde informazioni della città, e prima mondiale, messaggi Twitter in tempo reale del comune di Parigi. Il grande punto d’interrogazione per i prodotti presenti sul suolo pubblico, alla fine rimane sempre lo stesso: quale sarà il livello di degrado con gli atti di vandalismo? Futurix aveva già pubblicato nel 2006 La realtà aumentata.
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nAutreVille, Parigi città digitale aperta
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Il pannello di realtà aumentata del progetto nAutreVille
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1.4.12
Il design dei treni
Bombardier journey, cuccette rivoluzionate
Chi ha già viaggiato in cuccette apprezzerà il progetto del primo premio, opera del designer russo Slava Saakyan, concepito per rendere piacevole un lungo viaggio. Invece dello schema tradizionale, le cuccette sono disposte lungo la fiancata della carrozza, per meta a sinistra e per l’altra a destra, rompendo così la monotonia. Lo stesso discorso vale per i tavolini e le poltroncine dello spazio di convivenza, che possono anche essere spostati lungo la parete vetrata per dare ai passeggeri una maggiore flessibilità nella sua organizzazione. Le ampie finestre consentono di godersi il paesaggio e offrono un’importante luce naturale. La parete avvolgibile separa la zona notte con privacy dallo spazio pubblico. Nelle cuccette non mancano display Lcd con Tv e chiavetta Usb, telecomando, aria condizionata regolabile, impianto d’illuminazione e radio. Due bagni e due cabine doccia si trovano all’estremità della carrozza, così come un distributore di bibite e snack. Insomma, una nuova esperienza di viaggio futuristico ed estetizzante.
Yoyo, il treno flessibile
L’innovativo concept di Chris Precht, cha ha vinto il secondo premio, suggerisce una nuova e provocatoria soluzione. “Yoyo è tutto flessibilità, pensiero flessibile, agire flessibile, essere flessibile” spiega il designer. L'interno dei treni è statico ma le esigenze dei viaggiatori cambiano continuamente, dalla sedia a rotelle, alla bici, ai bagagli ingombranti, o più semplicemente alla sensazione spiacevole di mancanza di spazio. Il cuore del concept sono i sedili a scomparsa che possono ritirarsi fino al soffitto quando non servono, generando maggior spazio sul pavimento: Una volta tirato giù, il sedile si dispiega prendendo a fine corsa la sua forma definitiva. Lo strato esterno elasticizzato dei sedili si adatta alle diverse corporature. Insomma, un giusto equilibrio tra comfort e funzionalità. Uno spazio interno evolutivo, in cui la densità dipende solo dal numero dei viaggiatori.