12 atomi per memorizzare 1 bit: il rivoluzionario futuro d’IBM
Memorizzare informazioni in pochi atomi: è l’ultima sfida della ricerca IBM condotta dal fisico Andreas Heinrich, ricercatore presso l'Almaden Research Center dell’IBM in California. Questa straordinaria scoperta che corona 30 anni di ricerca nella nanotecnologia, è stata pubblicata oggi sulla prestigiosa rivista Science. Basta, infatti, utilizzare appena 12 atomi per un singolo bit di dati. Si tratta di un numero insignificante se paragonato ai milioni di atomi che sono oggi utilizzati. I ricercatori IBM hanno utilizzato un microscopio a effetto tunnel per progettare a livello atomico un raggruppamento di 12 atomi accoppiati in modo antiferromagnetico. Invece di aspettare che l'evoluzione costante della nota legge di Moore ci porti a quel livello entro 10 o 20 anni, il sistema di memorizzazione in scala atomica d’IBM, ha seguito un approccio opposto, che apre una nuova frontiera dello storage. La scoperta d’IBM consentirà, in futuro, di realizzare dispositivi di memorizzazione che supereranno di gran lunga quelli a cui siamo abituati adesso. Anziché dischi fissi da 1 TB, si avrà a che fare con hard disk dalla capienza smisurata: da 100 a 150 TB, o se preferite l’intero contenuto video di YouTube potrebbe essere memorizzato in un oggetto delle dimensioni di un iPod. Sotto nel video il fisico Andreas Heinrich spiega il futuro dello storage su scala atomica.
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