Bionic Handling Assistant, la proboscide bionica
Cosa ha a che fare la proboscide dell'elefante con l'automazione? Con il Bionic Handling Assistant, gli ingegneri della tedesca Festo, specialista dell’automazione pneumatica, hanno creato una novità tecnologica che rivoluzionerà la robotica e la cooperazione uomo-macchina, ispirandosi alla natura, con la proboscide dell'elefante. La natura da sempre è fonte d’ispirazione per l’uomo. Futurix ha pubblicato il 14.9.09 un post dedicato all’argomento. A differenza dei robot tradizionali che utilizzano le articolazioni meccaniche per ogni grado di libertà, il braccio bionico di Festo si muove con un’incredibile scioltezza e flessibilità, in una gamma infinita di movimenti in tre dimensioni. Gli ingegneri hanno creato dei segmenti di transito leggeri e morbidi, alimentati da muscoli artificiali pneumatici. I vari settori del braccio, senza “ossa”, in plastica cambiano infatti dimensione con la pressione dell'aria. La proboscide dell’elefante con i suoi cento mille muscoli, può afferrare e trasportare carichi fino a 300 kg senza articolazioni! Il risultato sembra promettente: il braccio Festo di 1,8 kg lungo 75 cm può sollevare oggetti da 500 grammi, con la sua pinza a tre dita, anche delicatamente nel caso dell’uovo. Prestazioni comunque ancora lontane da quelle dell’elefante. Anche la sicurezza è stata affrontata. I robot non conoscono il dolore e hanno difficoltà a valutare situazioni pericolose per l'uomo. I segmenti del tronco sono stati disseminati di sensori in grado di percepire il contatto con le persone e gli oggetti attorno. Il Bionic Handling Assistant è stato nominato per il prestigioso Future Award tedesco 2010. Da vedere il video sotto.
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