Il futuristico Paik Nam June Media Bridge di Seoul
Il ponte è una struttura architettonica fondamentale, ma spesso serve ad un solo scopo: collegare le due rive di un fiume. Da un po’ tempo a questa parte però, fioriscono progetti alternativi di “ponti aumentati” con strutture e funzioni aggiuntive. Dopo l’inedito Bridge Pavilion di Zaha Hadid a Saragozza, per l’Expo 2008, pubblicato da Futurix il 26.2.08, ecco spuntare un’altra sorprendente mega struttura che funge da ponte. Un ponte multipiani, multiuso, multimediale, sostenibile, dalla seducente e fluida struttura organica scultorea. Il Paik Nam June Media Bridge che prende il suo nome dal famoso artista multimediale coreano, si estenderà per oltre 1080 metri attraversando il grande fiume Han di Seoul. Il ponte pedonale con accesso previsto anche per le bici, e progettato dallo studio d’architettura di Seoul Planning Korea. La struttura a più piani è sostenibile e energeticamente autosufficiente, grazie all’uso dei pannelli solari del rivestimento, all’impiego della luce naturale, al suo sistema di raccolta delle acqua piovane e dell’uso dell’acqua del fiume per innaffiare i giardini pensili presenti ad ogni piano, e al suo sistema di ventilazione naturale. Inoltre, Per celebrare il famoso video dello scomparso video artista Nam June Paik, la pelle della struttura potrà essere utilizzata come supporto di proiezione multimediale per i media e video artisti di tutto il mondo. Il complesso comprenderà un museo, una biblioteca e un centro commerciale. E’ prevista inoltre una serie di strutture parallele, sulla superficie dell'acqua collegate da rampe d’accesso al ponte, come mini porti per barche, yachts e taxi.
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