Skinput, il corpo come interfaccia touch
Immaginate di comporre il numero di telefono nel palmo della mano, di controllare il vostro iPod o di giocare a Tetris digitando sulla punta delle dita, o ancora di interagire sul menu dell’avambraccio: ecco Skinput, il touchscreen a fior di pelle, un concept ideato da Chris Harrison studente della Carnegie Mellon University e di due ricercatori di Microsoft Research. Come ultima frontiera dell’interfaccia, infatti, la pelle è sempre a disposizione. Il touchscreen ha rivoluzionato il nostro modo di comunicare con l’elettronica, ma a volte il dispositivo di unput rimane piccolo per le nostre dita! La soluzione? Skinput. Il concept si basa sul fatto che digitando sul braccio o la mano, la differenza di densità delle ossa, dei muscoli e della pelle, produce suoni diversi. L’identificazione è fatta da speciali sensori inseriti in una fascia, sistemata sul bicipite dell’utente, che contiene anche il micro videoproiettore. Il software poi, interpreta le varie vibrazioni e frequenze acustiche, e quale pulsante “pelle” è stato premuto, con più del 95% di precisione. Siamo all’alba di un nuovo minimalismo dell’interfaccia? Ad onore del vero però, questa ricerca è stata preceduta in qualche modo da SixthSense di Pranav Mistry, il giovane studente indiano ricercatore al MIT di Boston, pubblicato da Futurix il 26.03.09 con relativo video, sulle possibili applicazioni. Da vedere l’innovativo concept Skinput nel video sotto.
Nessun commento:
Posta un commento