iPad, l’ultima scommessa di Apple
L'iPad uscito dal cappello di Steve Jobs ieri a San Francisco è un’evoluzione, non una rivoluzione, come si aspettavano in tanti, drogati da più di due anni di indiscrezioni e aspettative forse esagerate. Ce la farà Apple un’altra volta a farlo diventare un prodotto vincente, dopo i successi strepitosi dell’iPod e dell’iPhone? iPad apre una terza via, qualcosa a metà fra i computer portatili e gli smartphone. Ma mentre l’iPod si appoggiava sul’Mp3, un formato musicale già esistente, l’iPad crea una nuova piattaforma, con dei contenuti multimediali in gran parte da inventare. Saranno le applicazioni a sancire il successo del tablet di Apple, che rappresenta difatti una grande opportunità di business per i produttori di software, videogame, film, libri e giornali. Saranno gli editori di riviste e giornali a dover essere creativi e inventare delle versioni compatibili iPad, come ha già fatto il New York Times. Sicuramente un’opportunità per uscire dalla grande crisi della carta stampata, e forse l’avvio di una nuova edicola digitale? Dopo aver sottolineato i numeri dei successi con 250 milioni iPod venduti, 3 miliardi di download dall’App Store con le sue 140 mila applicazioni per l’iPhone e l’iPod touch, che saranno compatibili con l’iPad, Steve Jobs ne ha descritto i numeri: uno schermo multitouch retroilluminato a Led da 9,7", spesso 12,7 mm, 680 grammi, connettività WiFi e 3G, da 16 a 64 Gb di memoria flash e una batteria con 10 ore di autonomia, e sistema operativo dell’iPhone. Dopo iTunes e App Store, ecco il nuovo iBook Store, che custodirà tutti gli eBook da leggere sull’iPad. Tuttavia la lettura su uno schermo Lcd stanca più facilmente la vista. I futuri lettori con inchiostro elettronico (eInk) con la resa della carta stampata saranno più apprezzati. Nessuno è perfetto! Nemmeno il neonato iPad. D’altronde nessun software esce definitivo alla prima versione. Lo stesso vale per questo prodotto, dove le mancanze sottolineate dai delusi della presentazione, come l’assenza di webcam, l’impossibilità di fare telefonate, la persistente assenza del multitasking e l’assenza di porte Usb potrebbero apparire nelle prossime versioni. Anzi, forse fa parte della strategia marketing di Apple. L’iPad potrebbe segnare una svolta importante, semplificando al massimo l’accesso al Web e a tutta una serie di contenuti, finora riservati ai più esperti possessori di computer, a una nuova categoria di utenti, come ad esempio gli anziani. Non a caso è il primo Mac a costare poco: 499 dollari per il prezzo base, come a significare che Apple punta al gran numero.
1 commento:
Mi aspettavo un prezzo più alto. Un computer ha tante potenzialità non sfruttate da utenti che lo usano solo per navigare, comunicare, ascoltare musica o vedere film. Questo nuovo prodotto sembra finalizzato solo a quello. Non è per far girare pesanti e complesse applicazioni ma per darti quello che usi di più e subito.
Preferisco la carta stampata e disegnata ma, per tante funzioni, userei un coso di questi. Decisamente troppo grosso per soppiantare un piccolo iPhone, quindi mi sta bene che non c'è l'ennesima telecamera (macchina fotografica).
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