Da Lumus, realtà aumentata alla Terminator
Immaginate di leggere il testo del vostro speech professionale come gobbo elettronico, davanti allo sguardo, immaginate di leggere alcuni vostri e-mail o Sms strategici, durante una riunione, il tutto senza attirare l’attenzione. Immaginate di navigare su Internet o di vedere la Tv, senza perdere il contatto con la realtà. Sarà tutto possibile nel 2010 grazie agli esclusivi occhiali dell'israeliana Lumus.
La sua rivoluzionaria tecnologia brevettata LOE (Light-guide Optical Element) infrange le leggi dell’ottica convenzionale. Offre una visualizzazione di fronte allo sguardo, di alta qualità e di grande dimensione, in occhiali di dimensioni contenute, lasciando intatta la visone della realtà che ci circonda, mentre i telefonini offrono display di piccole dimensioni, e gli occhiali video sono troppo ingombranti e troppo immersivi: impediscono la visuale esterna.
L’immagine ottica generata da un microdisplay Oled o Lcos (foto) è proiettata ad un substrato ottico sottile trasparente, che si espande sulla superficie delle lenti, e include un sistema di riflessione. L'immagine poi è ampliata ed accoppiata fuori dall’ottica da un insieme di riflettori, formando così uno schermo virtuale di grande dimensione di fronte allo sguardo. Questi occhiali sono ideali per sopportare tutte le infinite applicazioni di realtà aumentata che stanno per arrivare.
E così potrete visitare una città inquadrando con lo sguardo i vari monumenti e ottenere informazioni in sovraimpressione, o affidarvi al vostro navigatore satellitare che vi indica la strada da seguire con le frecce (foto). Il chirurgo potrà operare leggendo sullo schermo virtuale le informazioni relative allo stato del paziente, e al tipo di operazione da condurre, senza distogliere lo sguardo da quello che succede davanti agli occhi, come alcune autovetture di ultima generazione che trasmettono davanti al parabrezza, alcuni dati del cruscotto (head-up display). D’altronde il cinema come sempre, anticipa i tempi, come ad esempio il personaggio interpretato da Tom Cruise in “Mission impossible” che vede le immagini direttamente sulla lente degli occhiali. Vi ricordate poi la scena di Terminator, nella quale Arnold Schwarzenegger si muove nel mondo reale e "vede" delle informazioni aggiuntive in sovraimpressione? Un anticipo di realtà aumentata.
La sua rivoluzionaria tecnologia brevettata LOE (Light-guide Optical Element) infrange le leggi dell’ottica convenzionale. Offre una visualizzazione di fronte allo sguardo, di alta qualità e di grande dimensione, in occhiali di dimensioni contenute, lasciando intatta la visone della realtà che ci circonda, mentre i telefonini offrono display di piccole dimensioni, e gli occhiali video sono troppo ingombranti e troppo immersivi: impediscono la visuale esterna.
L’immagine ottica generata da un microdisplay Oled o Lcos (foto) è proiettata ad un substrato ottico sottile trasparente, che si espande sulla superficie delle lenti, e include un sistema di riflessione. L'immagine poi è ampliata ed accoppiata fuori dall’ottica da un insieme di riflettori, formando così uno schermo virtuale di grande dimensione di fronte allo sguardo. Questi occhiali sono ideali per sopportare tutte le infinite applicazioni di realtà aumentata che stanno per arrivare.
E così potrete visitare una città inquadrando con lo sguardo i vari monumenti e ottenere informazioni in sovraimpressione, o affidarvi al vostro navigatore satellitare che vi indica la strada da seguire con le frecce (foto). Il chirurgo potrà operare leggendo sullo schermo virtuale le informazioni relative allo stato del paziente, e al tipo di operazione da condurre, senza distogliere lo sguardo da quello che succede davanti agli occhi, come alcune autovetture di ultima generazione che trasmettono davanti al parabrezza, alcuni dati del cruscotto (head-up display). D’altronde il cinema come sempre, anticipa i tempi, come ad esempio il personaggio interpretato da Tom Cruise in “Mission impossible” che vede le immagini direttamente sulla lente degli occhiali. Vi ricordate poi la scena di Terminator, nella quale Arnold Schwarzenegger si muove nel mondo reale e "vede" delle informazioni aggiuntive in sovraimpressione? Un anticipo di realtà aumentata.
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