Dal MIT il tessuto che fotografa
Durante la seconda guerra mondiale, per mettere in guardia dalle numerose spie in circolazione, dei manifesti spiegavano alla gente che “i muri hanno le orecchie”. Potrebbero un giorno avere anche gli occhi! Le macchine fotografiche con le lenti? Roba vecchia! Potranno essere sostituite in futuro da speciali tessuti foto-sensibili e altri materiali in grado di catturare le immagini. Avevamo già visto i tessuti intelligenti in grado di farci leggere ad esempio gli Sms sul divano o i cuscini di casa (Photonics textiles di Philips), i giubbotti display, comunicanti, come quello di Lunar Design (foto). Grazie all’uso delle nanotecnologie, i ricercatori del Massachussets Institute of Technology (MIT) sono riusciti nell’impresa di trasformare un tessuto, in un sistema capace di riprodurre immagini. Le cosiddette “fibre multimateriali” sono composte da fibre ottiche ricoperte da gusci semiconduttori, che hanno dei sensori foto-sensibili in grado di rilevare la lunghezza d'onda, la frequenza (il colore) ma anche la direzione della luce. Un microprocessore recupera poi e gestisce i dati ricevuti, per elaborare l’immagine (schemino). "Questa è la prima volta che si dimostra come una singola superficie fatta di fibre, possa ottenere una'immagine proprio come una macchina fotografica, ma senza lenti" ha dichiarato il direttore del team di ricerca di scienze dei materiali del MIT Yoel Fink. La qualità ottenuta non può preoccupare i produttori di fotocamere, ma questa ricerca dovrebbe aprire applicazioni assolutamente innovative. Speciali carte da parati e vestiti dotati della “vista”, potrebbero essere in grado di visualizzare e catturare immagini a 360°, e così Il soldato sarebbe in grado di guardarsi finalmente dal nemico alle spalle!
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