Z Island, l’isola galleggiante

“Le isole e le città galleggianti sono dal punto di vista ecologico, la soluzione d’estensione territoriale ideale” sostiene l’architetto francese Jean-Philippe Zoppini, autore del visonario progetto di isola artificiale “Z Island”, che sembra uscire dallo stesso romanzo di Jules Verne. Dalla forma ovoidale: 400 metri di lunghezza per 300 di larghezza e 78 di altezza, è in grado di ospitare più di 13 mila persone, e di muoversi alla velocità di 10 nodi, resistendo a onde di 20 metri. Nel cuore del complesso sorge una laguna artificiale di un ettaro, mentre a poppa ecco il porto in grado di ospitare due traghetti e altri yacht. Prevista ora come complesso turistico, i passeggeri di Z Island godranno di ogni tipo di comfort: ristoranti, bar, shopping center, palestre, discoteche, teatro, casinò. una pista ciclabile, e un percorso esterno protetto dal vento (foto) di un chilometro, permetterà di fare il giro dell’isola e di contemplare le bellezze dell’oceano. Queste futuristiche strutture galleggianti, rispettose dell’ecosistema marino, potrebbero essere tante Arche di Noè pronte ad accogliere i futuri profughi della località costiere sommerse. Per approfondimento scaricate il Pdf del mio articolo "La città del mare" pubblicato su nòva (Il Sole 24 Ore).
1 commento:
Io ogni tanto predo il traghetto. M'è capitato di navigare in acque molto agitate. Come deve essere la vita sulle isole galleggianti nella "tempesta prefetta"?
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