SixthSense, la realtà aumentata portatile
Immaginate di digitare il numero da chiamare su una tastiera virtuale interattiva nel palmo della mano, di tracciare col dito un cerchio sul vostro polso che si trasforma in un orologio virtuale che vi da l’ora esatta e poi sparisce, di vedere proiettato sul vostro biglietto aereo che il vostro volo è in ritardo di 20 minuti. Immaginate di vedere un video direttamente sul vostro quotidiano, correlato all’articolo che state leggendo, o di inquadrare una scena con 4 dita e scattare una foto, che verrà memorizzata. Tutto questo ed altro lo potrete vedere nello straordinario video sotto. Non sono scene alla Minority Report, ma le applicazioni del prototipo di un “sesto senso” digitale portatile, che media le informazioni di Internet, in ogni momento della vita quotidiana, al supermercato, in libreria, in taxi, in strada, senza la necessità di trascinarsi un computer portatile. “Il portatile ci tiene connessi sempre con Internet” spiega Pranav Mistry lo studente indiano ricercatore al MIT (Massachusetts Institute of Technology) che lo ha creato, “ma non c’è collegamento tra lo stesso portatile e le nostre interazioni con il mondo fisico”. Il supporto delle informazioni si limita infatti tradizionalmente alla carta o allo schermo. SixthSense libera le informazioni dai suoi rigidi confini, trasformando qualsiasi superficie in un display interattivo, a touchscreen, o a distanza con semplici gesti della mano. Insomma un sistema di realtà aumentata disponibile ovunque. E così l’intero mondo che ci circonda diventa un computer connesso a Internet. Il sistema si compone di una webcam appesa al collo, che segue la scena osservata, di un microproiettore che proietta le immagini su qualsiasi supporto, e di un telefonino in tasca che effettua la connessione con Internet. I marker colorati di pollici e indici servono di interfaccia.
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