La svolta del display flessibile a basso costo di HP
Hewlett Packard in collaborazione con il Flexible Display Center (FDC) della Arizona State University, hanno messo a punto il primo prototipo di display a colori ad alta definizione flessibile, fine come la carta, interamente in materia plastica, che potrà essere arrotolato. Altre aziende ci lavoravano già da anni come LG, Philips, Sony e Jujitsu. Ma la novità rilevante ora è il basso costo di produzione, chiave della distribuzione su larga scala e quindi del successo dell’operazione. E’ stata utilizzata la tecnologia Sail (Self-aligned imprint Litography) brevettata da HP, che consente di stampare sottili film di transistor su uno speciale nastro di plastica, in continuo come sulle rotative. Risultato: un display del genere consuma solo il 10% della materia prima richiesta per i tradizionali schermi Lcd utilizzati per i portatili, cellulari e palmari, che sono tra le parti più costose. Anche il consumo energetico e l’impatto ambientali saranno decisamente inferiori ai tradizionali display. Oltre ad essere leggeri saranno anche molto resistenti. Questa tecnologia darà il via a una nuova generazione di prodotti come il giornale elettronico, l’e-book, e potrà essere integrata ai vestiti.
1 commento:
la prima cosa che ho pensato appena letto il titolo ho pensato subito alla possibilità tessile ed all'abbandono della carta grazie a questo strumento...
Alcune idee sono nell'aria...
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