Architettura da fantascienza in Malaysia
Mancano solo alcuni dischi volanti e il nuovo scenario di Penang in Malaysia, ideato dallo studio newyorkese Asymptote di Hani Rashid e Lise Anne Couture, potrebbe inserirsi in un’ottimo film di fantascienza, e diventare il tempio mondiale dell'architettura futurista. La strategia adottata da Asymptote nel progettare gli spazi nell’epoca della rivoluzione digitale, si traduce infatti in un’architettura anticipatoria sperimentale. Sulle le orme di Frank O. Gehry che attraverso il Guggenheim di Bilbao ha risollevato l’economia post industriale della città basca: il cosiddetto Effetto Bilbao, “La rivalutazione della collina di Penang spingerà la città verso il 21°secolo” spiega Hani Rachid “e la farà diventare una nuova meta da visitare”. il Penang Global City Center ospiterà, su una superficie complessiva di un milione di metri quadrati, un centro multifunzionale con appartamenti di lusso, alberghi a 5 stelle, un art center, un osservatorio, un complesso dedicato all’intrattenimento, spazi commerciali, e un’enorme area esterna che funge da piazza pubblica, che ricorda Brasilia. Due torri, come totem futuristi, nascono da un’originale struttura orizzontale e si attorcigliano su se stesse, con delle facciate in vetro che nel loro movimento a spirale, riflettono e deformano la vicina collina di Penang. Il complesso rispettoso della sostenibilità ambientale prevede turbine eoliche, cellule fotovoltaiche e recupero dell’acqua piovana. L’Asia si accinge a diventare la protagonista dell’architettura del 21° secolo.
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