30.7.07

La vita dopo il PC


Dopo le conigliette di Play Boy, il Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie, Bugs Bunny di Walt Disney e altro Roger Rabbit, ecco spuntare Nabaztag, il coniglietto high-tech. Dietro questo vocabolo misterioso, che significa “coniglio” in armeno, si cela tutt’altro che un gadget, ma un oggetto rivoluzionario, frutto dell’inventiva di Rafi Haladjian (vedi foto), appunto armeno, e co-fondatore della start-up parigina Violet, che incarna la nuova generazione di oggetti comunicanti. Oltre lo schermo e la tastiera, l’interazione potrà passare in futuro da altri tipi di interfacce. “Fino ad oggi i soli abitanti della Rete erano computer e telefonini. Nabaztag è il primo oggetto connesso al mondo” spiega Rafi Haladjian, che lo ha presentato recentemente a Milano al convegno dell'Università della Bicocca, sulle “frontiere dell’interazione”, e localizzato in lingua italiana. E’ la prima icona significativa dell’ ”Internet of things” (l’Internet degli oggetti), in cui a connettersi alla Rete non saranno più solo i Pc ma qualunque cosa, in qualunque momento e in qualsiasi luogo. Risultato? E’ scoppiato la Nabaztagmania: 135 mila esemplari già venduti. Collegato via Wi-Fi a Internet, anche a computer spento, comunica le informazioni, muovendo le orecchie, con luci colorate o a voce, compresi email e Sms. Il modello di seconda generazione, il Nabaztag/tag (135 €) è dotato di microfono e di lettore tag Rfid. grazie al riconoscimento vocale, alla parola meteo, enuncia a voce le previsioni prese su Internet, pure indicandoli il nome di una radio sulla rete, ne diffonde la musica. Si può seguire allo stesso modo l’andamento di un titolo azionario. Un’etichetta Rfid incollata su un libro consente al bambino che la avvicina al nasino del coniglio di sentirne il podcast.

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